1 GENNAIO 2013
Val Taleggio, Pizzino.
Dopo un capodanno molto tranquillo a casa tra famiglia e amici anche l'anno nuovo parte con dei buoni propositi. Quest'oggi raggiungeremo il Rifugio Gherardi in Val Taleggio, a Pizzino.
Il sentiero inizia in località Quindicina o Capo Foppa dove si può lasciare la macchina se ben attrezzati con gomme da neve, visto che diversi tratti della strada sono ricoperti di ghiaccio!
Si segue il sentiero CAI 120 percorrendo a mezza costa un soleggiato e panoramico pascolo, per la prima parte del tragitto le ciaspole sono rimaste legate allo zaino, non il mio per fortuna, poichè della neve non c'era traccia, solo ghiaccio e un pò di fango. Successivamente il sentiero devia a destra e compare la neve ma proseguiamo comunque solo con gli scarponcini, fino a superare alcuni dossi e valloncelli per poter poi notare il rifugio. Accompagnati da un piacevole sole raggiungiamo il Gherardi (1647m) dopo circa un'ora e mezza dalla partenza, camminando con molta calma.
Decidiamo di proseguire vista l'ora e di sfruttare al meglio tutte le ore di sole.
Proseguendo con il rifugio alle spalle raggiungiamo il rifugio privato Cesare Battisti, dunque mettiamo le ciaspole per raggiungere più facilmente la Bocchetta Regadur, posizionata su una ripida altura.
Da lì notiamo la baita di Cabretondo ma decidiamo di tornare al rifugio visto che è ora di pranzo. Oltrepassando la baita si può raggiungere anche il Pizzo Baciamorti o l'omonimo passo.Tornati al rifugio ci aspetta un ottimo pranzo casalingo, i gestori del rifugio sono volontari dell'Operazione Mato Grosso e il ricavato è interamente devoluto al sostentamento dell'attività sanitaria dell'ospedale di Chacas in Perù.
Verso le 13.30 il cielo comincia a rannuvolarsi e il vento gelido ci riporta a valle in circa un'oretta.
Totale km percorsi: 6,5
Dislivello circa 600m.
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