domenica 30 dicembre 2012

ALLA RICERCA DEI CAMOSCI..



Val Taleggio, Pianca.
30/12/2012



Ore 6.40 partenza da Almenno, cielo buio terso, luna calante e tante stelle  e -1°.
In macchina ci dirigiamo verso la Val Taleggio, al cimitero di S.Giovanni bianco svoltiamo a sinistra per raggiungere la località Pianca. Raggiunta l'omonima chiesetta parcheggiamo e ancora col buoi partiamo in compagnia del nostro amico cacciatore Diego e del suo super cane Toy.
Iniziamo a risalire un sentierino, facile e pulito in semi-piano, dirigendoci verso nord ovest, davanti a noi il cielo è ancora scuro ma alle nostre spalle inizia ad albeggiare.
Mentre il sole sorge silenziosamente illuminando tutto cerchiamo nella vegetazione spoglia qualche camoscio ma non si vede nè si sente nulla.
Proseguiamo senza far rumore fino a che non raggiungiamo un piccolo casello di caccia in cresta alla montagna da cui possiamo vedere tutto ciò che ci circonda, finalmente, l'occhio fino del cacciatore distingue qualche macchietta nera che si muove timidamente tra le piante e le rocce. Due camosci sono intenti a brucare qualche filo d'erba mentre uno riposa, benchè siano distanti quasi 500 metri in linea d'aria si sono già accorti della nostra presenza. Prosguiamo e grazie al cannocchiale e al binocolo possiamo distinguerne altri nascosti tra la vegetazione, in solitaria o in piccoli branchi, femmine o soggetti giovani.
Siamo fortunati e in un punto della montagna possiamo vederli molto da vicino prima che corrano giù per il dirupo con grande agilità. Dopo poco meno di 4 ore di cammino e 7 km circa, abbiamo notato circa 18 camosci tutti in ottima salute. 
Ci incamminiamo nuovamente per lo stesso sentiero fino a raggiungere la nostra partenza accompagnati da un bellissimo sole, nemmeno una nuvola e circa 6°, soddisfatta per aver visto per la prima volta l'alba in montagna, torniamo a casa per le 12 affamati ma per niente stanchi.










 la piccola macchia nera nel mezzo è un camoscio! una femmina giovane, purtroppo l'obbiettivo della reflex non ha permesso di meglio.






domenica 7 ottobre 2012

CASCATE DEL SERIO



Domenica 7 ottobre 2012


Valbondione, ore 9.30, cielo nuvoloso ma in via di rasserenamento.
Questa volta siamo in 7, noi e i nostri amici di sempre: Silvia, Gabri, Angi, Sabri e Vale, compagni di cavalli e cuochi delle nostre feste e festone. Finalmente siamo riusciti a convincerli per un'uscita domenicale in montagna, una cosa non troppo impegnativa ma con un ottimo pretesto: l'ultima apertura annuale delle Cascate del Serio!
Non senza qualche lamentela, riusciamo ad imboccare il sentiero che porta al rifugio Curò e dopo circa un'ora raggiungiamo l'osservatorio di Maslana. A questo punto noi ''giovani'' decidiamo di proseguire brevemente fino a raggiungere uno spiazzo in cui il bosco si dirada e di fronte abbiamo le cascate. Gli altri invece procedono fino all'osservatorio.
Attendiamo circa un quarto d'ora prima dell'apertura e dieci minuti prima la sirena inizia a suonare per avvisare l'imminente apertura della diga.
Finalmente alle 11 il sottile rivolo d'acqua si ingrossa sempre più fino a diventare una cascata. L'imponente getto d'acqua scende dalla montagna fino a valle con un salto di ben 315 m, suddiviso in tre salti intermedi. L'acqua discende fino a riempire il letto del fiume sottostante, del tutto asciutto, grazie al sole che fa capolino tra le nuvole e illumina il getto d'acqua bianca, lo spettacolo è ancora più bello.
Dopo circa mezz'ora la portata d'acqua ritorna alla normalità e possiamo incamminarci a valle. Giunti in paese, un buon pranzo e un po' di riposo per i nostri amici affaticati non si poteva negare!

























sabato 29 settembre 2012

PASSO DORDONA.





 

1 giugno 2012


Partendo da Foppolo si lascia la macchina davanti al piccolo supermercato vicino alla piscina comunale, da lì ci incamminiamo lungo il sentiero che raggiunge i para valanghe con le indicazioni per il passo e le notizie riguardanti le trincee della linea Cadorna.
Ci incamminiamo lungo il sentiero 202, camminando nel bosco fino a raggiungere la baita del Cisco.
Attraversato il ponticello si prosegue sul sentiero che passa davanti alla cascata vista a valle, da lì dopo circa 1 ora e mazzo si raggiunge il passo (2061m) dove sono visibili le trincee, in parte ancora innevate in questo periodo. La salita fino al passo non è particolarmente lunga ne' difficoltosa, il territorio su cui si affaccia il sentiero, invece, è molto aspro, montagne di colore grigio, la quasi totale assenza di vegetazione se non per piccoli arbusti.
Il sentiero scendo fino all’omonimo rifugio affacciato sulla Valtellina e un timido sole che ci regala la vista delle alpi svizzere.
Per il ritorno si percorre la strada sterrata che proviene dalla quarta baita e dal Monte Bello, il cui numero non è precisato, fino a raggiungere le piste da sci invernali da cui si può discendere ai piazzali o incamminarsi nuovamente verso la cima del Monte Bello. A metà della Quarta Baita, tagliano la pista sulla destra o passando per la vallata si può raggiungere un piccolo e fresco ruscello con annessa cascatella. Da lì accompagnati dal sole ritorniamo a casa..
















        marmotte!